Architetti Burnazzi e Feltrin
Lo studio degli architetti Elisa Burnazzi e Davide Feltrin è il punto di riferimento di chi vuole realizzare i propri sogni circa la casa, l’abitare e l’INTERIOR DESIGN TRENTO. Lo studio, attivo dal 2003, è tra i più conosciuti in zona non solo per la buona parola passata tra addetti ai lavori e committenti, ma soprattutto per la filosofia architettonica che contraddistingue ogni loro successo.
D’altronde, la filosofia dettata dalla frase “Voi sognate, noi progettiamo” è una promessa molto forte da parte dei fondatori dello STUDIO DI ARCHITETTURA TRENTO che guida il rapporto tra designer e cliente dal primo contatto fino alla consegna dell’opera finita.
Il “Libro dei Sogni Burnazzi Feltrin Architetti” è, infatti, lo strumento in cui raccolgono tutte le idee creative, immagini, foto, disegni che possano aiutare nel processo creativo iniziale. Lo scopo del libro è di realizzare il sogno del cliente e spesso di guidarlo nel caso di incertezza su alcuni prodotti e elementi particolari.
Quindi, dalla prima consulenza, gli INTERIOR DESIGNER TRENTO si preoccupano di conoscere ogni desiderio, ispirazione, gusto che ha il cliente per poter concretizzare al meglio la sua visione onirica.
Oltre alla pogettazione “visiva” ottenuta dal “Libro dei Sogni”, è fondamentale il dibattito progettuale: per qualsiasi tipo di spazio richiesto, che sia un edificio, spazio verde, di design d’interni o di allestimenti, sono presi in considerazione due approcci tra loro antitetici: da una parte il minimalismo e dall’altra il massimalismo. Da questi due opposti, però, gli INTERIOR DESIGNER di TRENTO riescono a tirare fuori un’idea unica che sia in equilibrio tra i due poli.
Il dualismo forte di questo dibattito è dovuto anche ai caratteri molte volte diversi di Elisa Burnazzi e Davide Feltrin che rappresenta un elemento positivo per il cliente in quanto avere visioni differenti e quasi opposte permette di comprendere i diversi punti di vista dell’acquirente e a maggior ragione egli può sentirsi maggiormente rappresentato da uno dei due architetti o perfettamente nel mezzo.
Il risultato finale che gli ARCHITETTI di TRENTO vogliono ottenere è che il commitente si senta appartenere, si rispecchi e assomigli allo spazio progettato.
Un altro punto a loro favore è la sostenibilità: ambientale, sociale e economica.
In primo luogo, grazie al sistema utilizzato CasaClima che garantisce alti standard di prestazioni energetiche. E di sicuro non manca l’utilizzo di tecnologie e materiali biocompatibili per il design di arredamento di interni che attualmente sono i più ricercati e fondamentali per la salvaguardia dell’ambiente.
Per quanto riguarda la sostenibilità economica, gli INTERIOR DESIGNER di TRENTO prendono in considerazione fin da subito il budget ideale del cliente fornendo in modo preciso e chiaro tempi e costi. Tale attitudine è fondamentale per lo studio e per il cliente è altrettanto importante la capacità di rispettarli. E lo STUDIO di ARCHITETTURA TRENTO garantisce sempre tempi e costi.
È, allora, chiaro che chiunque scelga di coinvolgere lo STUDIO di ARCHITETTURA di TRENTO non ha nulla di cui preoccuparsi se non di esprimere tutti i propri desideri e idee per realizzare l’opera che sogna e fare eventuali domande o richieste opportune in fase di lavoro, al resto ci penseranno le menti degli architetti Burnazzi e Feltrin.
In relazione alle opere concluse e alle pubblicazioni di INTERIOR DESIGN TRENTO si fa riferimento sia in Italia che all’estero, in particolare in 11 paesi: i lavori sono descritti e raccontati su 76 riviste, 24 libri. Per citarne alcune molto rinomate ci sono Phaidon e Udet come case editrici e invece per le riviste The Architectural Review, Ottagono, Arketipo, Abitare e Domus.
Entrando nello specifico per capire in modo pratico il loro modus operandi, un esempio delle commissioni realizzate dagli INTERIOR DESIGN TRENTO è l’appartamento GC situato a Rovereto: il lavoro è stato quello di progettare l’interior design e l’exterior design dell’appartamento al piano terra di una nuova costruzione, precisamente la zona giorno, la zona notte, lo studio e il giardino. Il processo progettuale è iniziato con la ricerca di arredi su misura dello spazio disponibile e la consulenza di mobili di design da acquistare. La richiesta era di realizzare uno spazio flessibile, cioè da poter modificare in futuro e in perfetto equilibrio estetico tra classico e contemporaneo, due opposti come scritto precedentemente. In seguito alla consulenza e alla visione del “Libro dei Sogni”, il cliente ha optato per una soluzione che rispondesse efficacemente alla sua domanda: la zona giorno era stata ispirata al salone passante, chiamato portego, degli antichi palazzi veneziani, però reinterpretato in stile contemporaneo con il soggiorno battuto alla veneziana dominato da un grande divano di design a isola; gli spazi sono tutti in continuità tra loro esprimendo un carattere di linearità e di spazio arioso; la cucina e la zona notte hanno entrambi mobili ad isola di forma irregolare. Lo spazio esterno, accessibile da diversi punti della casa, lo studio e il salone, si articola tra uno stretto passaggio pavimentato in battuto e affiancato da siepi, terrazzi a differenti livelli e la parte più estesa del giardino, dove sono disposte sapientemente piante aromatiche, da orto e rosai nella parte più soleggiata e ortensie, edera e rododendri nella parte più ombreggiata. La progettazione degli architetti Burnazzi e Feltrin ha valorizzato la complessa forma trapezoidale dell’appartamento disponendo arredi con forma irregolare lungo le pareti, le finiture dei mobili, poi, in grigio perla e altri derivati del bianco risaltano il beige chiaro del pavimento in terrazzo alla veneziana. Per assicurare una sensazione di relax nella zona notte, invece, è stato lasciato il noce canaletto sulle pareti e scelti tessuti che riprendono il colore della zona giorno. Per l’illuminazione sono stati utilizzati corpi illuminati a LED allineati a filo delle travi per un’atmosfera suggestiva e faretti a LED per aumentare la luminosità per le ore notturne. Sul tavolo da pranzo, sull’isola, e nello studio due lampadari in vetro soffiato, invece, per evidenziare i due fulcri della vita famigliare.
In conclusione, gli ARCHITETTI di TRENTO hanno ricevuto numerosi riconoscimenti e premi.
Nel 2010 sono stati finalisti del Premio della Fondazione Renzo Piano a un giovane talento; nel 2012 e nel 2018 nel Padiglione Italia alla Biennale di Venezia c’è stata l’esposizione dei loro progetti nella Mostra Internazionale di Architettura. Nel 2016 e 2019 hanno partecipato all’esposizione internazionale di Architettura sostenibile Wood–Architecture of Necessity in Svezia. Hanno vinto il premio internazionale Iconic Awards 2016, il premio internazionale German Design Award 2017 e sono stati finalisti al World Architecture Festival Awards 2016.
Nel 2016 Elisa Burnazzi è stata l’unica italiana finalista del premio internazionale Women in Architecture Awards nella sezione Moira Gemmill Prize for Emerging Architecture ed poi citata nell’articolo “In Honor of Women’s Day, 15 Exceptional Projects” di ArchDaily, unica italiana insieme a Lina Bo Bardi, nell’elenco delle 15 donne architetto che hanno realizzato progetti eccezionali nel mondo.