Fai da te: come installare una plafoniera alle pareti

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Soffusa, avvolgente, brillante o calda, sono solo alcune delle qualità con cui è possibile valorizzare gli interni sfruttando una plafoniera.
Peccato che, quando si tratta di elettricità, a risentirne sia il fai-da-te, vittima di un luogo comune duro a morire che lo vorrebbe un dominio esclusivo degli addetti ai lavori.

Ma gli amanti del bricolage sanno bene che, con le opportune precauzioni e le giuste conoscenze, nulla è impossibile, nemmeno installare una plafoniera alle pareti.
In questa guida sarà possibile conoscere tutti i segreti per montare correttamente una lampada a sospensione, in qualunque ambiente e condizione.

Cos’è una plafoniera?

Insieme al lampadario e all’applique, la plafoniera è un complemento d’arredo che emana illuminazione elettrica. Il suo orientamento può essere orizzontale, quando applicata al soffitto, o verticale, se montata su un supporto verticale.
Diversamente dai suoi omologhi, la plafoniera gode di una maggiore versatilità, permettendone il montaggio in cucina come in bagno, all’esterno o negli spazi interni.

Nata per soddisfare esigenze di spazio, soprattutto negli ultimi anni, questo tipo di punto luce ha subito un’evoluzione estetica, tanto che oggi è possibile acquistare plafoniere sia con taglio classico che di design, per chi non voglia perdere in personalizzazione.

Come è composta una plafoniera per le pareti

Nel corso degli anni, la tecnologia e il miglioramento dei materiali ha permesso di mettere a punto un sistema molto semplice di propagazione dell’illuminazione.
In questo modo, è stato possibile realizzare una standardizzazione delle componenti di una plafoniera che, anche nelle loro fogge più articolate, presentano:

  • una base (detta anche zoccolo): è la parte che contiene i morsetti e il portalampada. Attaccato a essa, vi è anche il sistema di ancoraggio del diffusore;
  • un diffusore: è la componente estetica della plafoniera, ma anche quella che serve a irraggiare la luce;
  • varie parti di montaggio: tasselli di montaggio e viti hanno la funzione di saldare la plafoniera al supporto.

Una volta individuati questi elementi all’interno del modello, coadiuvati da matita, trapano e cacciavite, sarà davvero semplice procedere al montaggio.

Come montare una plafoniera al soffitto o alle pareti

Prima di procedere al montaggio della plafoniera, occorre disattivare il contatore, in modo da garantire le condizioni ottimali di sicurezza durante il lavoro.
In linea di massima, il criterio ideale per collocare la plafoniera è quello di funzionalità dell’ambiente che illumina.

Se, per esempio, si vuole applicare un punto luce in una sala open space, sarà possibile scegliere tra due modalità di sistemazione, a seconda che sia improntata a una:

  • illuminazione generale: in questo caso, la plafoniera verrà montata al centro del soffitto;
  • illuminazione funzionale: prendendo in esame il perimetro della zona conversazione, la plafoniera potrà essere sistemata proprio al centro di quest’area, che non necessariamente coinciderà con il centro della stanza. Per sfruttare questo criterio, chiaramente, le altre zone avranno un sistema di illuminazione diretto e secondario.

Una volta scelto il punto in cui montare la plafoniera, si procederà a far aderire la base al soffitto e, con una matita, si segneranno i punti in cui praticare i fori con il trapano. Sfruttando una punta da muro della grandezza di 6 mm, si forerà il muro abbastanza in profondità per inserire i tasselli ad espansione. Dopo aver riposizionato la base e muniti di cacciavite, si avviteranno le viti negli appositi spazi.
Conclusa la procedura di ancoraggio, si eliminerà la guaina dai fili di neutro e di fase, inserendoli e bloccandoli nei morsetti.

Una volta montata la lampadina nell’apposito vano, si effettuerà una prova di accensione. Se tutte le procedure saranno state condotte nel modo giusto, non resterà altro da fare che applicare il diffusore che funge da copertura dello zoccolo.

A che altezza montare una plafoniera da parete?

Per quanto riguarda le plafoniere da soffitto, la loro collocazione è piuttosto semplice e deve tener conto di due sole variabili, come appena visto.

Diverso è il caso delle plafoniere da parete. Infatti, la ricerca di nuovi materiali e forme sempre più complesse, adattabili ai diversi stili e ambienti, ha permesso di abbandonare le consuete rotondità bombate delle plafoniere più conosciute per sfoggiarne di ogni tipo. Tale varietà, però, causa spesso problematiche in sede di montaggio. Nello specifico: a quale altezza converrà applicare una plafoniera da parete? La risposta a questa domanda è tutt’altro che univoca, ma esistono due criteri fondamentali in grado di orientare le scelte di chiunque.

Prima di analizzarli, occorre ricordare che l’altezza standard cui applicare una plafoniera, consigliata da architetti e designer di interni, monta a un metro e 80 centimetri di distanza dal pavimento. Collocata a questa altezza, una plafoniera permette di avere un’illuminazione generale e con un ottimo grado di diffusione.

Vista la varietà di modelli attualmente disponibili sul mercato (semisferiche, con bracci, fusti, volute, etc.), è importate sottolineare che all’altezza indicata va collocato il punto focale della luce: la lampada. Tuttavia, si tratta di un’indicazione standardizzata, che prescinde da casi specifici.

Quando si vuole installare una plafoniera in modo più personale e con un’ottimizzazione della luce, occorre prendere in considerazione due elementi:

  • F&R (Function and Room): con questo criterio, i designer si riferiscono alla funzione dell’illuminazione che, generalmente, va di pari passo alla camera che l’accoglie;
  • altezza del soffitto.

Per quanto riguarda il primo criterio, si possono fare degli esempi concreti.
Se si vorrà applicare una plafoniera a parete in soggiorno, è concessa anche un’altezza di 170 centimetri dal pavimento. In questo modo, l’illuminazione sarà più diretta e comunque gestibile mediante l’interruttore.

Ancora più basso è il limite consentito in bagno, che scende a 160 centimetri dal pavimento, in modo che il fascio luminoso sia ancora più focalizzato.

La posizione più bassa è riservata alla camera da letto: applicare una plafoniera a un’altezza compresa tra un metro e un metro e venti, assicurerà una buona illuminazione durante la lettura.

Il secondo criterio, invece, è preso in considerazione quando si tratta di case storiche, che normalmente presentano soffitti alti, anche 2,50 metri. In casi come questi, la plafoniera a parete andrà collocata non al di sotto dei 2 metri.